Villa Favard, in passato chiamata "Palagio dei pini", appartenne prima alla famiglia Cerchi e quindi alla famiglia Bartolini. All`inizio del Cinquecento, l`architetto Baccio d`Agnolo progettò il giardino su incarico di Zanobi Bartolini.

Dopo essere stata acquistata dal principe Stanislao Poniatowsky nel 1823, nel 1855 la villa divenne proprietà della baronessa Favard, che la trasformò in un centro dove si riunivano i più importanti artisti e letterati dell`epoca.

È di questo periodo la ristrutturazione della villa e del giardino operata dall`architetto Giuseppe Poggi, molto attivo a Firenze.
Poggi realizzò un nuovo viale di accesso alla villa, una scuderia e una cappella, affrescata in seguito da Dupré e Gatti. Il parco fu trasformato in un giardino all`inglese, in cui furono piantate anche specie esotiche.

La baronessa Favard morì nel 1889 e la villa visse un lungo periodo di decadenza. Durante la Seconda Guerra Mondiale l`edificio fu addirittura occupato dalle truppe tedesche; quindi, alla fine del conflitto, nel 1949 fu ceduto all`Opera Madonnina del Grappa.

Le trasformazioni urbanistiche che hanno riguardato questa zona della città, con l`apertura di una nuova strada, hanno comportato la separazione del corpo principale della villa dalla cappella e dal parco, che oggi è di proprietà del Comune di Firenze.