Originariamente, la villa di Geggiano, che appartiene alla famiglia Bianchi Bandinelli fin dal 1527, era un casolare. Nel 1768, in occasione delle nozze di Anton Domenico Bianchi Bandinelli con Cecilia Chigi, l`edificio fu trasformato in una splendida villa con cappella e giardino.

La galleria d`ingresso dell`edificio è decorata con affreschi dei dodici mesi, opera di Ignazio Moder, ispirati alle stampe di Bartolozzi. Cinque stanze della villa conservano invece il loro arredamento originale.

La villa è circondata da un giardino suddiviso in due aree: il "piazzone", che si estende proprio di fronte all`edificio, e una parte adibita a orto-giardino, con aiuole geometriche e una peschiera.

Nella parte sud del "piazzone" si trova un teatro di verzura realizzato nel Settecento, il cui proscenio è composto da due arcate sormontate da frontoni con gli stemmi delle famiglie Chigi Zondadari e Bianchi Bandinelli. Nelle nicchie ricavate nelle arcate sono poste due statue raffiguranti la Tragedia e la Commedia, opera dello scultore maltese Bosio.

Alla fine del Settecento Vittorio Alfieri soggiornò a lungo nella villa e recitò una delle sue opere nel teatro di verzura.

Inoltre, nel giardino della villa Bernardo Bertolucci ha girato alcune scene del film "Io ballo da sola".