Ogni terra selvaggia che si rispetti ha i suoi leggendari Cow-boys. Può la Maremma, nella sua selvaggia magia, essere da meno? Certo che no! Ecco quindi i “Butteri”. Il nome deriva dal latino “boum-ductor” ( “conduttore di buoi” o meglio, “conduttore di mandrie di buoi”, che venivano guidate nelle piane della Maremma da questi abili guardiani a cavallo). Quello dei Butteri non era certo un lavoro semplice, soprattutto durante i periodi della “figliazione” e delle “transumanze” (= migrazione stagionale degli animali). Centinaia di buoi maremmani – quelli tipici, grigio-bianchi, con le lunghe corna a onda – da spostare, contare, controllare o ‘recuperare’ nella macchia. Così i “Butteri Maremmani” sono un po’ l’anima della Maremma, coloro che più di tutti, in sella ai loro cavalli, affrontavano la durezza selvaggia del paesaggio, la forza delle mandrie e le minacce della malaria, assumendo quasi contorni leggendari.

La fama dei "Butteri" è legata anche a quella del “Cavallo Maremmano”, la cui origine è antichissima. Nel periodo romano era una specie abbastanza tozza, di taglia media, ma generosa e forte. A partire dal Basso Medioevo si trovano importanti allevamenti a San Rossore , Coltano, Castagnolo, Populonia , Querceto all`Alberese . Tutta la Maremma, quindi, era una sorta di grande allevamento/pascolo. Poi, nei secoli, l’esperienza degli allevatori e l’incrocio con stalloni stranieri ha portato alla creazione di una “razza Maremmana”, forte ed elegante, tuttora utilizzata dai "Butteri", ma anche per l’equitazione amatoriale e sportiva.

I “Butteri” di oggi non hanno per nulla perso il loro fascino! Pur non lottando più contro la malaria, sono costantemente impegnati, con altrettanta sincera grinta, a far sì che questa tradizione e la cultura dei Butteri sopravviva alla modernità! Date un’occhiata ad esempio al bellissimo sito dell’Associazione Butteri d’Alta Maremma che ha un calendario di spettacoli equestri davvero ricchissimo: https://www.butteri-altamaremma.com/ . Uno dei più belli è il festival di due giorni "BATTITO BUTTERO" nel bellissimo scenario del Parco dell’Uccellina, generalmente l’ultima settimana di maggio. Da non perdere!

Una curiosità : non ci sono “Butteri” di sesso femminile! Ed ogni Buttero ha un soprannome, come nel Far West… “Baffo”, “Fumo”, “Carbone”, “Schioppo”… in effetti, con dei nomi così, meglio averci a che fare solo negli spettacoli !